Storia e Contesti
Il contesto floro-faunistico
Il Fiume Tresa, che scorre tra il Lago Ceresio/Lugano ed il Lago Maggiore, è parte di un importante e più ampio corridoio ecologico che consente la libera migrazione della fauna ittica, perciò, uno degli aspetti principali dal punto di vista faunistico, è che la realizzazione delle rampe per ricostituire il letto del fiume non comprometta lo spostamento dei pesci.
I dimensionamenti progettati per le rampe prevedono pendenze inferiori al 3%, dopo la loro stabilizzazione le pendenze dovrebbero ridursi ulteriormente e quindi garantire statisticamente, che tutti i pesci presenti nel fiume si possano muovere liberamente.Per lo studio delle modalità e delle specie target sulle quali verificare il monitoraggio della corretta migrazione ittica, sia prima che dopo la realizzazione delle rampe, ci si è avvalsi delle precedenti analisi realizzate sul fiume Tresa, grazie anche alle scale di rimonta dei pesci, realizzate a Creva e a Ponte Tresa.
Le specie target individuate sono il Barbo italico e il Vairone. Sono state scelte in quanto entrambe appartengono alla famiglia più rappresentativa per questa tipologia di corso d’acqua, i Ciprinidi, sono più facilmente reclutabili al fine delle marcatura, sono inoltre specie migratorie e rappresentano due differenti ‘taglie’ di pesci.
Le operazioni di marcatura possono essere di quattro tipi, Marcatura e ricattura con elastometri/panjet, questo sistema è il più semplice, a valle delle rampe si catturano i pesci, si marcano anche con dei coloranti e si rilasciano, dopo un determinato periodo vengono poi ricatturati a monte per verificare che siano riusciti a migrare, un secondo sistema è quello di marcatura e ricattura con PIT-Tagging, si inseriscono nei pesci dei piccoli emettitori sonori o radio e se ne seguono i movimenti con la strumentazione adeguata, un terzo caso prevede la Biotelemetria acustica, un quarto caso la Radio telemetria, vengono inseriti nei pesci dei piccoli emettitori e poi con delle antenne specifiche si verifica come i pesci si muovono nel tratto delle rampe.
La soluzione da adottare è ancora in fase di discussione da parte della Commissione italo-svizzera per la pesca, per verificare in maniera più completa possibile che l’intervento sia conforme in tutte le sue parti. L’analisi dovrà confermare che le rampe sono adeguate e non compromettono minimamente gli spostamenti dei pesci.
Un’ulteriore tema è quello delle piante neofite invasive, ovvero piante non autoctone e che sono un pericolo per la biodiversità. Al progetto verrà applicata la normativa svizzera che è la più restrittiva e che prevede l’obbligo di lotta a queste specie.
E’ stato realizzato un rilievo cartografico della loro presenza per poi definire le aree di cantiere e determinare i provvedimenti da prendere durante i lavori, quindi si dovrà monitorare la situazione sia durante la fase di cantiere che di post cantiere, per evitare che le neofite invasive si diffondano.
Misure di compensazione
Come misure di compensazione per migliorare la situazione ambientale generale del tratto sono previsti due interventi principali, uno nella zona golenale al confine tra Svizzera e Italia e uno nel tratto terminale del torrente Lisora.
Per quanto riguarda il primo intervento si prevede di riattivare il paleoalveo del fiume perché una volta il fiume scorreva anche in quella direzione, in questo modo si accentua la dinamica alluvionale della zona, favorendo quindi una ridistribuzione delle zone utili.
Il secondo intervento è sulla tratta terminale del torrente Lisora e serve per eliminare piccoli ostacoli che impediscono la migrazione della fauna ittica, in modo da aumentare il reticolo ecologico della zona e favorire l’insediamento della fauna ittica nei bracci laterali del Tresa. Con la realizzazione delle rampe il livello dell’acqua si innalzerà così da creare delle lande umide all’interno delle zone golenali che sono delle aree con una biodiversità interessante e quindi a vantaggio di tutta la dinamica golenale. Adesso la situazione è relativamente asciutta, questi bracci laterali si attivano con portate relativamente medio alte, a seguito del progetto avremo una zona umida sicuramente più importante rispetto all’attuale.
Quindi riassumendo, dal punto di vista territoriale la zona della frana e la zona del fiume dove verranno costruite le rampe, hanno impatti su molteplici tematiche ambientali, le quali sono state considerate sia nella fase di progettazione che nella fase di realizzazione.