Storia e Contesti
La storia del fiume tra “il Tresa” e “la Tresa”, cenni storici, origine e morfologia

Il fiume Tresa, o “La Tresa” coniugato al femminile, come viene denominato in Svizzera, ha una lunghezza di soli 13 chilometri, è l’unico emissario del Lago di Lugano o Ceresio e scorre sino al Lago Maggiore di cui è immissario con il Ticino, il Maggia ed il Toce. Nel suo corso attraversa i comuni di Lavena Ponte Tresa, Cremenaga e Luino sul lato italiano e di Tresa sul lato svizzero. (ex comuni di Croglio, Monteggio, Sessa, Ponte Tresa)

Benché il tratto di fiume coinvolto nell’intervento del progetto Interreg, all’altezza del comune di Cremenaga, in Italia e della Località Madonna del Piano, in Svizzera occupi complessivamente 13 chilometri, ha delle funzioni molto importanti.

Il Tresa si origina dall’uscita dal Lago di Lugano, nel piccolo sottobacino lacustre di Lavena Ponte Tresa (italia) e Tresa (Svizzera), i due comuni confinanti e storicamente separati da un ponte dove c’è una dogana. Per i primi 7 chilometri, da ex Ponte Tresa al valico di Fornasette, segna il confine tra l’Italia, in Provincia di Varese, e la Svizzera, in Canton Ticino.

Nel tratto iniziale, per il primo chilometro e mezzo, il Tresa è completamente artificiale sia come origine che come morfologia, l’alveo di questo tratto fu fatto costruire dai milanesi attorno al 1300 per favorire la comunicazione con il Lago Maggiore. Dopo i primi 350 metri si trova uno sbarramento a paratie mobili costruito nel 1963, a seguito della Convenzione Italia-Svizzera del 1955, che regolamenta il deflusso dal Lago di Lugano/Ceresio, gestito dalla Svizzera creato allo scopo di ridurre il pericolo di inondazioni, assicura inoltre la produzione idroelettrica della centrale di Creva in funzione dal 1929. 

Nel tratto finale tra Luino e Germignaga, il Tresa scorre in quello che un tempo era l’alveo del fiume Margorabbia.

Fino al 1300, il fiume Margorabbia si immetteva direttamente nel Lago Maggiore nei pressi del Comune di Germignaga, nella pianura alluvionale su cui sorge la città di Luino, ma la sezione dell’alveo venne allargata per accogliere le più abbondanti acque del fiume Tresa. Oggi il Margorabbia è considerato un affluente del Tresa, altri affluenti sul versante italiano sono il torrente Dovrana, il Rio Garzè ed altri minori, mentre sul lato svizzero, il torrente Lisora, Pevereggia, Romanino ed altri. 

Il bacino imbrifero del fiume Tresa comprende quello del Ceresio e si estende a partire dalla regione del Sottoceneri fino alle province italiane di Como e Varese per un totale di circa 618 km2.

Nei tratti non delimitati dalle strade cantonali e provinciali, ad eccezione dei primi 400 metri nel territorio di Ponte Tresa, il fiume presenta ancora diverse caratteristiche naturali con ambienti diversificati come zone golenali e larghezze di alveo variabili che permettono una buona dinamica fluviale con ampie zone di esondazione.